03 – PASSEGGIATA DI ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE NELL’AMBITO NORD-OVEST DI MILANO

2 – Milano oltre le mura e le porte storiche

Passeggiata di archeologia industriale nell’ambito nord-ovest di Milano

Recuperare i segni della storia

Recuperare i segni della storia: questo è l’obbiettivo di molti progetti di ricerca svolti dalla Fondazione Perini nel corso degli anni al fine di costituire un primo punto di partenza per l’individuazione e la progettazione di alcuni percorsi culturali atti a valorizzare il contesto territoriale in esame.

Il modus operandi proprio del progetto “Passeggiata di Archeologia Industriale” è stato quello di coordinare l’azione svolta sul territorio attraverso uno schema correlato e integrato da alcuni percorsi che valorizzino e rendano fruibili gli ambiti territoriali.

La proposta di realizzare un itinerario di tipo culturale attraverso i municipi di decentramento, non ha soltanto lo scopo di valorizzare un’area periferica identificandone gli aspetti di valore architettonico, urbanistico e sociale, bensì si inquadra in uno spettro più ampio di ricerche finalizzate a creare una riconoscibilità degli antichi comparti industriali di cui ancora oggi la città di Milano conserva memoria e traccia in alcuni settori del proprio territorio, in special modo nelle zone settentrionali, occidentali e orientali corrispondenti ai quartieri di Villapizzone-Musocco, Bovisa-Dergano, Affori-Bruzzano e Niguarda-Bicocca.

L’obiettivo finale è quello di predisporre un progetto di recupero delle memorie storiche di un’area che, tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900, è stata protagonista e motore dello sviluppo industriale di Milano e della Lombardia intera.

Più specificamente il percorso deve attraversare i luoghi significativi e creare delle zone di sosta in prossimità degli elementi storici presenti: ciò significa che deve dare l’opportunità al fruitore di riconoscere gli elementi che lo circondano come elementi propri della memoria storica o di quella collettiva dell’intero quartiere.

In secondo luogo, il percorso deve svilupparsi lungo gli assi di percorrenza privilegiati dagli abitanti; non deve inoltrarsi in zone riconosciute come pericolose o degradate che, in assenza di una riqualificazione, non verrebbero mai fruite.

In terzo luogo, deve valorizzare tutti quegli edifici storici quali ville, cascine, vecchie filande, che sono i segni caratteristici di questo territorio in epoca pre-industriale.

Infine, deve favorire la riqualificazione ambientale prevista per gli spazi da esso attraversati, valorizzando i punti di ritrovo (si ricordano le antiche “sciostre” luoghi di ritrovo e di raccolta delle merci lungo il percorso dei Navigli), le aree di sosta e di gioco, intesi come elementi di aggregazione e di socializzazione all’interno di una comunità urbana.

Non ci si dimentichi al contempo degli antichi mestieri a cui erano legate attività tipiche del periodo pre-industiale quali le numerose piantagioni di gelsi e la conseguente

4 – Reti ecologiche e percorsi urbani